La cattiva strada
Alla parata militaresputò negli occhi a un innocentee quando lui chiese: «Perché?»lui gli rispose: «Questo è nientee adesso è ora che io vada.»e l'innocente lo seguì,senza le armi lo seguìsulla sua cattiva strada.
Sui viali dietro la stazionerubò l'incasso a una reginae quando lei gli disse: «Come?»lui le risposte: «Forse è meglio è come primaforse è ora che io vada.»e la regina lo seguìcol suo dolore lo seguìsulla sua cattiva strada.
E in una notte senza lunatruccò le stelle ad un pilotaquando l'aeroplano caddelui disse: «È colpa di chi muorecomunque è meglio che io vada.»ed il pilota lo seguìsenza le stelle lo seguìsulla sua cattiva strada.
A un diciottenne alcolizzatoversò da bere ancora un pocoe mentre quello lo guardavalui disse: «Amico ci scommetto stai per dirmiadesso è ora che io vada.»l'alcolizzato lo capìnon disse niente e lo seguìsulla sua cattiva strada.
Ad un processo per amorebaciò le bocche dei giuratie ai loro sguardi imbarazzatirispose: «Adesso è più normaleadesso è meglio, adesso è giusto, giusto, è giustoche io vada.»ed i giurati lo seguironoa bocca aperta lo seguironosulla sua cattiva strada,sulla sua cattiva strada.
E quando poi sparì del tuttoa chi diceva: «È stato un male.»a chi diceva: «È stato un bene.»raccomandò: «Non vi convienevenir con me dovunque vada,ma c'è amore un po' per tuttie tutti quanti hanno un amoresulla cattiva strada...»