Fiori d'arancio
Aveva uno sguardo intenso e diretto,le dita curate e un sarcasmo congenito,labbra sottili, armonioso contornodi denti bianchi e perfetti.
Poche parole, eleganza nei modi,una lieve cadenza d’oltralpe e dominio di sì.
Gli incontri divennero assidui e frequenti,nei luoghi e agli orari pi insoliti.Quell’uomo intrigante teneva le redinicon singolare destrezza.
Pochi preamboli quando mi chiese:«Vorresti sposarmi?, era onesto e sicuro di sì.»
Ricordo il giorno del mio matrimonio,l’abito bianco di seta ed organza,fiori d’arancio intorno all’altare,aspettavo il mio sposo con devozione.
La chiesa gremita di gente annoiataper l’interminabile attesa.Alle mie spalle sbadigli e commentie di lui neanche l'ombra lontana.
Pochi preamboli quando mi chiese:«Vorresti sposarmi?, era onesto e sicuro di sì.»
Ricordo il giorno del mio matrimonio,l’abito bianco di seta ed organza,nessuno sposo impaziente all’altare,soltanto un prete in vistoso imbarazzo.Ricordo il giorno del mio matrimonio,l’abito bianco di seta ed organza,nessuno sposo impaziente all’altare,soltanto un prete in vistoso imbarazzo.
Ricordo il giorno del mio matrimonio,l’abito bianco di seta ed organza,nessuna marcia nuziale,soltanto il mio tacito requieme immenso cordoglio.