I magistrati
1Giocano ai dadi in allegre brigate,tra stuoli di battone ben pagate;ed alle quattro del pomeriggiospediscono uno schiavo per sondaggio:
che vada al foro e cerchi notizie,che riferisca i discorsi ascoltati,quanti contrari e quanti allineati;questa la vita dei magistrati.
Poi si dirigono verso la piazzaperché non li si accusi di mollezza,ma in ogni vicolo lungo il camminosi attaccano ad un’anfora di vino.
E, giunti al foro, invitano affrantii testimoni ed i contendenti;poi, mentre quelli si stanno a sgolare,loro si assentano per orinare.
Quando ritornano sopra il palchetto,dichiarano di aver udito tutto;poi si riuniscono per il giudizioe tra di loro non c’è mai uno screzio,
perché si fermano un’ora a parlaredi vini greci, di arrosti e fritture,di pesci grassi e di tordi infilzati;questa la vita dei magistrati.