La domanda di matrimonio
[Conte Capuleti:]Non posso far altro che ripetervi quello che vi ho già detto prima, nobile Paride.Mia figlia non ha esperienza del mondo.Lasciamo ancora due estati appassire nel loro rigoglio. Eh?
[Coro:]Lui è qua, così charmantAma Giulietta, datela a lui!Non vi deluderàHa dietro sé principi e re
[Nutrice:]Lui vi aiuteràVi sdebiteràLui farà follie per quegli occhi suoi
[Paride:]Ma per pietàNon dite no!Datela a meIo l’amerò
Ma ragazze che hanno meno di lei sono già madri.
[Conte Capuleti:]Sì... Ma quelle che vanno a marito così in fretta, troppo presto perdono la freschezza.Questa sera in casa mia c’è la festa!Che io sono solito dare per antica consuetudine.Voi accrescerete il numero dei miei invitati di uno e sarà graditissimo.Parlate con tutte. Guardatele tutte.E amate quella che per merito vi parrà superiore alle altre.Tra di loro c’è mia figlia.La mia volontà è un accessorio del suo consenso.
Vi diròIo non lo soLa bimba miaÈ appena un fioreEd ioNon ho che leiTempo non èCredete a me
Lei non ha l’etàNuova al mondo èPrima fioriràPrima appassirà
Offrite a leiUn ballo maCon garbo e poesiaTanta galanterieE poiChissàPoi si vedrà
[Coro:]Lei peròNon ha l’etàTempo non è
[Conte Capuleti:]Tempo non è