Buono come il pane
Mi picchio la fronte, sembra quasi impossibileprima d'ora mai mi era successo di svegliarmi davveroavevo quasi tre anni quando a mordere cominciaiil magnifico frutto della conoscenzae ricordo che come un sasso - piombainel sonno profondo della mia - ipocrisia
E mi ero costruito una bella immagine di ragazzo per benedi ragazzo che non si arrabbia mai, buono come il pane.
E se qualche volta succedeva bastava solo che io mi pentissipensavo con questo di potere sfuggire alla rabbia che c'era in meche c'era in meche c'era in mequalunque cosa facessi di malecolpiva solo la periferia del mio equilibrioma nel centrorimanevo buonoe così continuando a sfuggire la mia rabbia senza mai analizzarla fino in fondopotevo arrabbiarmi quante volte volevo sì, perché ogni volta dicevomi sono arrabbiato ma l'ho fatto per il suo bene..
L'ho ucciso ma per il suo bene... sì oggi sono stato cattivo ma non lo saròmai più... e ogni volta proiettavo il mio ideale di "buono" nel futuroper poter essere malvagio nel presente
E con quest'idea rattoppavo il buco di una bontàche affogava dentro la mia ipocrisiaperché io non volevo accettare l'altra metà della mia naturadi uomo violento avido di sesso e possessivo.
Ma ora che sono nel centro della mia rabbiala isolo dal mio corpo e ora sono io che domino lei
Che domino lei...e la posso strumentalizzarea beneficiodi quella parte buona della mia naturadi ragazzo per benebuono come il pane...
Quel bel vestito che c'hainon può nascondere la merda che hai dentro...di fuori sembri croccantecome il pane fresco mentre dentro di te c'è il vomito del tuo "io" putrido e puzzolente.