Inneres Auge
Come un branco di lupiche scende dagli altipiani ululandoo uno sciame di apiaccanite divoratrici di petali odorantiprecipitano roteando come massi daaltissimi monti in rovina.
Uno dice: che male c'è a organizzare feste privatecon delle belle ragazzeper allietare primari e servitori dello stato?non ci siamo capiti
E perché mai dovremmo pagareanche gli extra a dei rincoglioniti?che cosa possono le leggidove regna soltanto il denaro?la giustizia non è altro che una pubblica merce…
Di cosa vivrebberociarlatani e truffatorise non avessero moneta sonante da gettare come ami fra la gente.
La linea orizzontaleci spinge verso la materiaquella verticale verso lo spirito.con le palpebre chiuses'intravede un chiaroreche con il tempo e ci vuole pazienzasi apre allo sguardo interiore:inneres auge das innere augela linea orizzontale ci spinge verso la materiaquella verticale verso lo spirito.la linea orizzontale ci spinge verso la materiaquella verticale verso lo spirito.ma quando ritorno in mesulla mia via a leggere e studiareascoltando i grandi del passato…mi basta una sonata di Corelliperche mi meravigli del creato!