Giorgio Gaber "La festa" Songtext

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La festa

E poi mi sono alzato quasi benecon un’allegria molto cittadinacon quegli strani struggimentida domenica mattina

L’odore del giornale è sempre un’emozionenon leggo le notizie non ci ho testaaspetto il pomeriggio con furoredel resto anche aspettare fa parte della festa

E questa allegria solitariasi espande alla gente alle cosesi mescola all’aria

Son proprio dei poeti gli uominison proprio teneri e incantatinon riesci più a strapparli alle loro speranzeci sono incollati.

Seduti in assolati ristorantiche hanno le terrazze proprio sopra il marec’è come un’atmosfera più leggerache si unisce al gusto del mangiare

Oppure in una fierafelici come si ringiovanissecoi pesciolini rossie con le solite montagneche non sono russe

Con i fuochi artificiali e le pastetutto ritorna fuorisono rutti di gioia le feste.

Sono pieni di energia gli uominison proprio sani e scatenatinon riesci più a strapparli alla loro allegriaci sono incollati.

E poi c’è l’orgia delle discotechedove ti butti e balli come un mattoè irresistibile e persino chi non vuolesi dimena si dondola tutto

La musica da balloè l’unico linguaggio che riunisce il mondoc’è chi ci gode smisuratamentee c’è chi si lamenta della vitasgambettando

E oltre le note si avverteil senso dell’aria senza noteche è l’aria della morte.

Son pieni di risorse gli uominisono animali liberatinon riesci più a strapparli alle loro emozionici sono incollati.

E poi c’è il salariato del piacereche propina storie colorate e grasseun bel film con dentro tutti gli ingredientiche piacciono alle masse

Che stanno li inchiodatee si divoran tutto senza protestaregli si potrebbe dare in premioun bel barattolo di merdaper duemila lire

E senza esitare un momentosarebbero pronti a scannarsiper quel divertimento.

Son proprio deficienti gli uominiormai son proprio devastatinon riesci più a strapparli alla loro idioziaci sono incollati.

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