L'uomo vivo (inno alla gioia)
Ha lasciato il calvario e il sudarioHa lasciato la croce e la penaSi è levato il sonno di dosso e adesso per sempre per sempre è con noi
Se il Padre eterno l’aveva abbandonatoOra i paesani se l’hanno accompagnatoChe grande festa poterselo abbracciareChe grande festa portarselo a mangiare
Ha raggi sulla schiena irradia gio-gio-iaLe dita tese indicano gio-gio-iaEsplodono le mani per la gio-gio-iaSi butta in braccio a tutti per la gio-gio-ia
E’ pazzo di gioia, è un uomo vivoSi butta di lato, non sa dove andareE’ pazzo di gioia e è un uomo vivoDi spalla in spalla di botta in botta le sbandate gli fanno la rotta
Alziamolo di peso gioventù, facciamolo saltarFino a che arrivi in cima, fino al ciel, fino a che veda il marFino a che vita, che bellezza è la vita mai dovrebbe finir
Barcolla, traballa sul dorso della follaSi butta, si leva, al cielo si sollevaCon le tre dita la via pare indicareNemmeno lui nemmeno lui sa dove andareBarcolla, traballa al cielo si sollevaCon le tre dita tre vie pare indicare
Perché è pazzo di gioia, e è l’uomo vivoSi butta di lato, non sa dove andareDi corsa a spasso va senza ritegno mai più su il (?) legnoNon crede ai suoi occhi, non crede alle orecchieNemmeno il tempo di resuscitare, subito l’hanno portato a mangiare
Ha raggi sulla schiena irradia gio-gio-iaSi accalcano di sotto per la gio-gio-iaEsplodono le mani per la gio-gio-iaLo coprono i garofani di gio-gio-iaGioia gioia gioia viva per luiGioia gioia gioia viva per luiGioia gioia gioia viva per luiDi la, no, di qua, di la, di qua , no gioia gioia gioia
E’ pazzo di gioia, e è un uomo vivoEsplode la notte in un battimanoPer il Cristo di legno del Cristo col nero è tornato cristiano
Barcolla, traballa, sul dorso della folla
Fino a che arrivi in cima, fino al ciel, fino a che veda il marFino a che vita, che bellezza è la vita mai dovrebbe finirGioia gioia gioia gioia gioia gioia