Aedo
L'Aedo venne per chi era presente,per chi aveva tutto e chi non aveva niente.L'Aedo venne e gettò l'incantoper la sala ombrosa.Del suo cantola beltà seduce,la verità convince.Da quel che attinge,da quello che fingeil vero dal falsopiù non si distingue.
Pathos, mathosah soffrilo e poi impararaah imparalo a cantarepathos mathos.
L'aedo canta e intanto la memoriasi versa sopra agli occhiil dono chegli dà luce dentrolo fa cieco di fuoricanta la storiacome ci fosse statocome se avesse vistoprima di essere nato
ah ah, soffrilo e poi imparapathos mathos.
L'aedo incantae mentre tesse il testoin sala sorse il piantoil verso versae toglie alla mortechi viene cantatochi aveva orecchie,chi potè sentireritrovò la sua vita,com'era e com'è stataah, soffrilo e poi imparaah, e imparalo a cantarepathos mathos
Un re traditoche ritrovò il ritornonascosto di stracciportò la strage in salal'aedo dissenel silenzio di mortea chi lo giudicavao re potentecome ho cantato loroora canterò di tee disse quelloche tu viva per sempree dentro il tuo cantoio viva con teah, soffrilo e poi imparapathos mathos
Gli Dei soltantoci filano sventureper dare gloria al cantoe il canto dicenascosto nel tempocon voce di pietra:"Siamo due coste di rupeaspettiamo un terremotoper unirci di nuovoin un solo canto""Siamo due coste di rupeaspettiamo un terremotoper unirci di nuovoin un solo canto"
Ah, soffrilo e poi imparaah, e imparalo a cantarePathos mathos