Ana Tijoux "1977" testo

Traduzione in:elenit

1977

1970, 19701970, 1970

Naci un dia de junioDel año 77Planeta mercurioY el año de la serpientesin o patenteTatuado y en mi frenteQue en el vientre de mi madremarcaba el paso siguienteMe hace llorarsin anestesia en la camillaMi padre solo dijo es Ana MariaSi seria el primer llantoQue me probariaQuemando las heridasY dandome la bateriaSolia ser entonces como un libro abiertoPero lei la letra pequeña del textoComo un arquitectoConstruyendo cada efectoCorrecto, incorrecto, sé aprender todo al respectoSaber que algunas personasQueran el dañosubir peldañoToma tiempo toma añoCon mi peluche mirando lo cotidianoDibujos transformabany el invierno en gran veranopapa me regalo bajo mi insistensoJuego, trataba de culparte y recibenciaPero en el cartu hicieron la competenciaY fue cuando senti mi primera impotencia

1970 shhh1970 shhh1970 shhh

1977 no me digan noQue uno lo precienteTodo lo que cambia lo hara diferenteEn el año que nacio la serpien shhh (bis)

Mi adolescenciafue una etapa bizarraEl cuerpo es bateriay la cabeza guitarraLa orquesta narronatonada quebrada para la miradaDe una niña que solo talla espadashormona disparadaSobre poblada sin formasen que cambian temporadasCaminas en crucijadasCada cual es su moradaPreparaba la carnadaLa sagrada diabladaDe mirada encabronadaMi fila la verdadNunca busco su sillaMi busqueda fue meroProceso de pura pilaPupila de poetaQue marco nuestra salibaEn la cordillera que miraba la salidaLa parada militar de paso monotonoColores policromolosUniformes de poco tonoDetono mi cuestionamentoLa voz si sono noMi primera rima que sonoy me enrroloMi busqueda no fue para mi cosa de escenarioFue algo necesarioQue marcaba ya mi falloAsi que todasmas de lo necesarioFue cuando entendiQue todos quieren ser corsario.

1970 shhh1970 shhh1970 shhh

1977 no me digan noQue uno lo precienteTodo lo que cambia lo hara diferenteEn el año que nacio la serpien shhh (bis)

1977

Millenovecentesettanta...Millenovecentesettanta...Millenovecentesettanta...Millenovecentesettanta...

Sono nata un giorno di giugno dell'anno 77Nel segno di Mercurio e nell'anno del serpenteSegno evidente già tatuato sulla mia fronteChe nel ventre di mia madre marcava il prossimo passoNascere, piangere, senza anestesia nella brandinaMio padre disse solo "si chiamerà Ana María"Così è stato il primo pianto che mi ha provataBruciando le ferite e dandomi la carica

Allora ero come un libro apertoPoi però ho letto le scritte in piccolo nel testoCome un architetto che costruisce ogni effettoCorretto, scorretto, si impara tutto al riguardoSapere che ci sono persone che vogliono farti maleSalire gli scalini prende tempo, prende degli anniCon il mio peluche guardavo la vita quotidianaI disegni trasformavano l'inverno in una bella estatePapà mi regalò dietro mia insistenzaun gioco che insegnasse a condividere quel che si ha [1]Ma nel cortile volevano la competizioneFu allora che provai la mia prima impotenza

Millenovecentosenttanta... shh...Millenovecentosenttanta... shh...Millenovecentosenttanta... shh...Millenovecentosenttantasette, non dire di no,che non hai un presentimento, tutto ciò che cambia ti renderà diverso [2]Nell'anno che nasce il serpent... shhh...Millenovecentosenttantasette, non dire di no,che non hai un presentimento, tutto ciò che cambia ti renderà diversoNell'anno che nasce il serpent... shhh...

La mia adolescenza è stata una tappa bizzarraIl corpo è una batteria e la testa una chitarraL'orchestra narra una melodia spezzataAgli occhi di una bambina che intaglia solo spadeOrmoni sparati a mille, sovrappopolatiE formazioni che cambiano nel giro di stagioni, tu cammini ai croceviaOgnuno nella sua dimora preparava l'escala sacra danza del diavolo con sguardi incazzatiLa mia fila in verità non ha mai cerato di calmarsiLa mia ricerca è stato un mero processo di pura caricaPupilla di poeta che ha marcato la nostra salivaSulla cordigliera che guardava l'uscitaLa parata militare di passo monotono, colori policromi, le uniformi di poco tonofece esplodere le mie domande, la voce fece no, no! [3]La mia prima rima che suonò e mi arruolòLa mia ricerca non fu per me una cosa da palcofu qualcosa di necessario che marcava già il mio erroreCosì che tu parli più del necessarioFu allora che capì che tutti vogliono ingannarti.

Millenovecentosenttanta... shh...Millenovecentosenttanta... shh...Millenovecentosenttanta... shh...Millenovecentosenttantasette, non dire di no,che non hai un presentimento, tutto ciò che cambia ti renderà diversoNell'anno che nasce il serpent... shhh...Millenovecentosenttantasette, non dire di no,che non hai un presentimento, tutto ciò che cambia ti renderà diversoNell'anno che nasce il serpent... shhh...

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