La bianchezza della balena
Sebbene sia bianco il signore degli elefanti bianchiche i barbari Pegu pongono sopra a ogni cosae bianche le pietre che i pagani antichi donavanoin segno di gioia, per un giorno feliceBianche cose nobili e commoventi,come i veli di sposal’innocenza, la purezza, la benignità dell’etàSebbene abiti bianchi vengano dati ai redentidavanti a un trono bianco,dove il santissimo siede, bianco come la lanaSebbene sia associato a quanto di più dolce,onorevole e sublimeNiente è più terribile di questo colore,una volta separato dal bene,una volta accompagnato al terrore
La bianchezza dello squalo bianco,l’orrida fissità del suo sguardoche demolisce il coraggioLa fioccosa bianchezza dell’albatro,nelle sue nubi di spiritoLa bianchezza dell’albino biancoE cosa atterrisce dell’aspetto dei mortise non il pallore bianco sudario colore?Spettri e fantasmi immersi in nebbie di latteIl re del terrore avanza nell’apocalissesu un cavallo pallidoE pallidi i cappucci della pentecosteE il mare nel suo richiamo abissaleNell’antartico, bianco sconfinato cimitero,il bianco sogghigna nei suoi monumenti di ghiaccioIl pensiero del nulla si spalanca nella profondità lattea del cielo
Bianco l’inverno bianco, la neve bianca,bianca la notteBianca l’insonnia bianca, la morte biancae bianca la paura è bianca
L’universo vacuo e senza coloreci sta davanti come un lebbrosoAnche questo è la bianchezza della balenala bianchezza della balenaCapite ora la caccia feroce?Il male abominevole, l’assenza di colore.