Liebeslied an einen Fremden
Wie lang schon, dass ich eine ganze Nacht in einem Doppelbett mit einem Fremden verbracht habe,seine warmen Arme ganz um mich geschlungen?Wie lang schon, dass ich in dunkle Augen geblickt habe, die meine Seele niederschmolzenzu einem Platz, wo sie sich hinsehnt?Deine ganze Geschichte hat wenig mit Deinem Gesicht zu tunDu bist größtenteils ein Geheimnis, die Zwischenräume mit Geigen gefüllt
Du standest nackt beim Spiegel und nahmst eine Roseaus dem Strauß in unserem Hotelund legtest dich wieder neben mich und ich sah die Roseauf dem Kissen, als sie fielIch versank und ich schlief in einem Zwielicht mit nur einer Sorge:Zu wissen, dass wenn der Tag anbrach und ich aufwachte, du immer noch da sein würdest
Die Stunden vergingen für diesmal langsam, ohne enden zu wollenWie ein süßer Hauch auf einem Feldkam deine Sanftheit auf mich herab und ich glaube, ich dankte es dirals du mich zum Nachgeben brachtestWir sprachen nicht einen Satz und gingen keinen Schritt weiter alsunsere zwei Tage zusammen, welche scheinbar bald vergangen sein würden
Erzähl mir nichts von ewiger Liebe und anderen tristen TräumenIch will nichts davon hörenErzähl mir nur von leidenschaftlichen Fremden, die sich gegenseitig retten,vor einem Leben voller FürsorgeWeil, wenn Liebe "Für immer" bedeutet, ohne etwas dafür zu erwarten,dann hoffe ich, dass mir ein anderes ganzes Leben Zeit gegeben wird, es zu lernen
Weil du mir, ach, so viel gegeben hast, wundert es mich,wie das alles mir gehören kannUnd ich gab dir nur meine dunklen Augen, welche deine Seele niederschmolzenzu einem Platz, wo sie sich hinsehnt
Canzone d’amore per uno sconosciuto
Da quant’è che ho passato la notte intera in un letto matrimoniale con uno sconosciutoStretta tra le sue calde braccia?Da quant’è che mi sono perduta in occhi scuri che hanno portato la mia animaIn un luogo dove valeva la pena restare?Tutta la tua storia ha poco a che vedere col tuo voltoTu sei un grande mistero e i violini riempiono il tuo spazio
Tu eri nudo davanti allo specchio e hai preso una rosaDa un bouquet nel nostro hotelE ti sei nuovamente sdraiato al mio lato e io ho osservato la rosaMentre cadeva sul cuscinoSono sprofondata e ho dormito nel crepuscolo con un’unica ansiaSapere che al sorgere del giorno, al mio risveglio tu saresti stato ancora là
Le ore per la prima volta passarono lentamente, interminabilmentecome una dolce brezza sopra i campiLa tua delicatezza è scesa sopra di me, e io sono certa di averti ringraziatoQuando tu hai fatto sì che io mi concedessiNon dicemmo una parola e non facemmo un passoIn quei nostri due giorni insieme che di certo presto sarebbero finiti
Non parlarmi d’eterno amore e altri sogni tristiNon voglio ascoltareParlami solo di due sconosciuti appassionati che cercano di salvarsiDa una vita di amarezzePerché se l’amore fosse per sempre, senza aspettarsi nulla in cambioAllora credo che mi servirebbe un’altra vita intera per imparare
Perché tu m’hai dato così tante cose che mi sono chiestaCome tutto questo potesse appartenermiE io a te ho dato solo i miei occhi scuri che hanno portato la tua animaIn un luogo dove valeva la pena restare.