Figli di nessuno
E si spingono da solicon le loro grandi maniaggrappate al ferro freddodi due ruote disuguali –gambe esili di cigno,come fragili armaturee il palazzo dei pensieria volte ha tante stanze buie.
Sono i figli di nessuno,sono uomini in germoglio,sono anime più grandiobbligate al loro orgoglio,ma vorrebbero cantare,ma vorrebbero ballaree scottarsi sulla sabbiaper tuffarsi in mezzo al mare.
Anche i figli di nessunohanno i cuori disarmatied accettano la vitaperché sono innamoratie non contano i gradini,però contano le stelle –solo dentro i loro occhipuoi vedere le più belle.
Sono i figli dei problemiche non hanno mai risposte,accavallano paurema le tengono nascoste;hanno i sogni ipotecatida un presente che li azzera,ma il bisogno di sognareè la loro arma vera.
E poi in quante cose li abbiamo aiutati,di quante promesse li abbiamo vestiti,soltanto uno sguardo per dire "peccato".
Sono i figli di nessuno,sono barche senza portoancorate ad un ormeggioche li fa sentire a fondo,ma sanno vivere in salita,sanno essere importanti,sanno usari i sentimentiforse più di tutti quanti.
Sono i figli di nessuno,sono statue mutilate,sono linee di profilisolamente tratteggiate,e nascosto sotto il vetrodi quel corpo che li impacciac'è un bisogno di dolcezzache si legge sulla faccia.
E poi in quante cose li abbiamo aiutati,di quante promesse li abbiamo vestiti…E poi quante volte li abbiamo ascoltati,e noi in quanti discorsi li abbiamo venduti;soltanto uno sguardo per dire "peccato",avrebbero potuto non essere mai nati.
Sono figli di nessunosolo per chi non li ha accettati;per me son piccoli fratellidai destini delicati.
Sono i figli di, sono i figli di, sono i figli di nessuno… (x8)