Giorgio Gaber "Il Mercato" Слова песни

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Il Mercato

Voce fuori campo: il mercato dei cambi è ancora in fibrillazione per l’apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro. Ieri la valuta giapponese …

Il mercato è un mammifero stranosenza niente di umano è una cosa che cresceche ogni giorno diventa più grossouna crescita abnorme smisurata tutta formecome una donna sempre incinta di se stessa.

Il mercato è un neonato opulentoossequiato dal mondo è un bamboccio gonfiatoche ingrassa anche senza nutricenon ha alcun bisogno né di cibo né di sognosiamo noi tutti la sua grande incubatrice.

La chitarra suonavaogni nota passava straziante dal petto e dal cuoreera un urlo di rabbiaperò stranamente era anche un canto d’amore

Era un ritmo così sconvolgenteper il corpo per la mentee la sala scoppiava di gente e di grande allegriaquella notte era mia.

La chitarra suonavasenza smettere maied ognuno di noi si sentiva così liberatosenza rendersi contoche anche lì si imponeva la follia del mercato

coro:il mercato è il demonio il mercato è Dio.il mercato è il demonio il mercato è Dio.

Il mercato è uno squalo gigantesempre più onnipotentecosì bieco e spietato non ha impedimenti moraliha travolto il nemico nella furia del suo giocouno alla volta si è sbranato gli altri squali.

Il mercato è un ordigno innescatoun circuito completoè la grande invenzione è l’atomica dei più potentiè una competizione tra le più disumanesenza pietà per il massacro dei perdenti.

La mia moto correvail mio corpo vibrava felice più forte del ventoè una grande emozionesentirsi immortali anche fosse in un solo momento

Era un senso di grande furore che è difficile da spiegareio volevo mordevo l’asfalto ero come in baliadi una grande euforia.

La mia moto correva ero solo al comandomi sentivo fuori dal mondo così realizzatosenza rendermi conto che anche in me stravincevala follia del mercato.

coro:il mercato è il demonio il mercato è Dio.il mercato è il demonio il mercato è Dio.

Lui. Lui il mercato, è dovunque. Niente gli sfugge. È avido e insaziabile, non si accontenta mai. È Lui, che determina tutto con la sua quotidiana presenza. Gli scontri politici sono diventati un lusso, un gioco da salotto, non c’è individuo né formazione politica che possa opporsi alla logica di questo grande invisibile burattinaio, che tira le fila del nostro mondo.Ma se un giorno Lui di colpo sparisse? Se di colpo ci trovassimo esclusi da questo meccanismo perfetto così al da fuori di qualsiasi morale? In fondo è Lui, che ha realizzato i sogni dei nostri padri procurandoci benessere e ricchezza. Non c'é niente da fare, oggi come oggi un paese che rifiuta la sua logica, rischia di diventare un paese povero.Un paese che l'accetta con allegria, non solo rischia l’aumento dello squilibrio nella distribuzione della ricchezza, ma peggio ancora, l'annientamento totale delle coscienze.Insomma, un uomo oggi non ha neanche la possibilità di schierarsi decisamente a favore, o contro di Lui. Incredibile!Forse, forse se lo si sa, se ne si è consapevoli, si può praticare questa realtà, senza pretendere di risolvere le cose con un sì o con un no. Ecco la grande sfida; allenarsi a vivere senza certezze, con la certezza che qualche cosa possa nascere da questa nostra contraddizione.Allora forse, magari a fatica, troveremo altre risorse, allora forse si ritorna a sognare, a pensare, perché l’individuo non muore,resiste fra tanto frastuonoe si muove nel dubbioche in fondo è da sempreil destino dell’uomo.

E pian piano ritorni a esser vivopiù presente più reattivola tua mente rivede affiorare in un mondo sommersoun percorso diverso.

L’individuo non muorecerca nuovi idealie riprova l’antica emozionedi avere le ali di avere le ali

coro:il mercato è il demonio il mercato è Dio.il mercato è il demonio il mercato è Dio.(continua in sottofondo)

Di avere le alidi avere la alidi avere le ali.

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