Non era presto per chiamarti amore
Era una notte come tante altre,senza un presagio, né un presentimento.Nemmeno il brivido dell'imprevisto,né il senso effimero del tradimento.
Pioveva piano sulle nostre spalle,erano lacrime di Dio, di rabbia,o era il destino a voler fermarei nostri passi inquieti sulla sabbia.
Fu nel silenzio della timidezzaper quel tuo sguardo fisso da banditoche cadde a terra ogni incertezzae per ultimo, l'anello al dito.
Era una notte come nessun'altra.In quella smania di confonderciio ti ho seguito e so che la poesianon ha camminato mai così.
Su per le scale fino in paradiso,giù negli inferni di chi si è perduto,su tra le stelle oltre l'infinitoe ancora giù, dove non mi hanno avuto mai.
(×2):E quando hai chiuso il sole del mattinodietro le tende senza far rumore,ho visto chiaro dietro il tuo sorriso –non era presto per chiamarti amore.
Non era presto per chiamarti amore. (×4)