Camminante
Ahi, t' ho visto sporta alla ventanaseguir lontano il volo del gabbianohai masticato muta un benvenutoe t' ho incontrata strana
non cerco più la festa del tuo sguardoné tantomeno il volto che mi è amicoti guardo, ti saluto e mi ridicoche è fatica averti
i capelli neri e unti come il corvole labbra strette al nodo dell'orgoglioodiami per non cadere prontonell'amore che non vogliocosì m'incontro solo, solo e perdutocome quando gli uccelli se ne migranolasciando il loro nidocome quando gli uccelli se ne migranolasciando il loro nido
però resto contentoper quello che è passatomi porto appesa al cuore una promessae qualche bacio rubatoe voglio restar quietoe sognar dispersosognar che stiamo noi due solie nel mare apertosognar che stiamo noi due solie nel mare aperto
toglietemi passioni, amici,il riso del saluto,ma non si può perdere quello chemai in fondo si è tenutonon si può perder niente seniente si è mai avuto
le seppie han le ossa bianche e l'ippogrifoha il becco scuro e forte è il suo nitrito
distante come il cielo in Patagoniam'avvio abbracciando i sogni che ho patitodistante come il cielo in Patagoniam'allungo ai sogni che ho patito
come quando gli uccelli se ne migranolasciando il loro nidolasciando il loro nidocome quando gli uccelli se ne migranolasciando il loro nido