J'adore Venise
Al terzo doppio whiskyquasi gli gridai: «J'adore Venise!»Un'occhiata da dietro – una spalla, so,non vuol mai dire no.
Mi voltai verso il buio,dietro il vetro indovinavo casa miama nemmeno un motivoper andare via.
Una calza di seta sull'abat-jour…J'adore Venise!Una musica lenta ti tira sue vivi un po' di più.
Giusto ai piedi del lettoun giornale, la questione d'Algeriama nemmeno un motivo che io ricordiper andare via.
E tre bottiglie in filae quattro poi e le risate.Che cavolo di nome avessi quella nottenon ricordo più.
Sentivo che finiva e il giorno,ce l'avevo addosso giàe sembravo qualcuno in un altro postoma stavo ancora là.
I motivi di un uomonon sono belli da verificare.Il problema è concedersi un po'del meglio e un po' di più.
Lui venne alla finestra,io gli dissi: «Mi sa che il buio se ne va»Così calma e seduta pareva propriostessi ancora là.
Lui venne alla finestra,io gli dissi: «Mi sa che il buio se ne va»Così calma e seduta pareva propriostessi ancora là.